Zanardi trasferito in terapia intensiva al San Raffaele di Milano
”Alex ora deve scalare l’Himalaya”
In ambulanza Zanardi è arrivato a Villa Beretta, in pochi ne erano al corrente e per fortuna, pochi curiosi e un paio di telecamere. Parlando con La Gazzetta dello Sport Luca Poli, il cappellano della struttura, ha raccontato le sue impressioni:”Alex è cosciente un po’ si e un po’ no, a momenti. Speriamo, perché quell’uomo è un simbolo. Dopo il viaggio era molto stanco. L’ho visto per poco tempo e credo avesse tutto il diritto di essere provato da un viaggio del genere. Quando uno è così stanco non ha voglia di tenere gli occhi aperti, cerca di stare un po’ assopito. No, non mi ha stretto la mano. Sono stato un po’ lontano perché per il momento siamo pregati non avvicinare i pazienti. Quell’uomo ha una vitalità incredibile ed è fortunato perché ha una bella famiglia”.
Il medico che lo ha in cura, il dottor Franco Molteni, ha detto apertamente che la situazione è molto complicata, ma lui e tutti i suoi collaboratori ce la metteranno tutta: ”Quello che posso dire è che in questo momento lui è davanti all’Himalaya. Non possiamo essere stupidamente ottimisti e avere ora la certezza che arriverà in cima, ma non possiamo nemmeno essere preventivamente disfattisti e dirci sicuri che non ce la farà. È qui soltanto da due giorni e dall’incidente è passato un mese. Una cosa la sappiamo: siamo molto determinati. I miracoli non li fa nessuno e qui nessuno pensa di essere onnipotente ma faremo tutto ciò che sarà possibile fare, come facciamo sempre con i nostri pazienti”. Alex ora sta iniziando una nuova sfida, che sarà lunga e faticosa ma il ricovero d’urgenza nel nosocomio milanese fa scattare di nuovo l’allarme sulle sue condizioni.
IL GIORNALE
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