Inchiesta camici in Lombardia, indagato il governatore Attilio Fontana per un appalto alla società Dama Spa
Bongiovanni: “Mai parlato con Fontana della fornitura” Qualunque impresa, dunque, che poteva fornire dispositivi di protezione individuale e che si era riconvertita per farlo, veniva presa in considerazione da Aria. Bongiovanni non avrebbe mai parlato con Fontana del “caso fornitura”, ma, pare, lo avrebbe fatto con altri in Regione. Quello di stamani, 24 luglio, è stato spiegato in Procura, non è stato un vero e proprio interrogatorio, tanto che gli inquirenti non hanno contestato all’indagato gli elementi di prova che hanno già raccolto. A Bongiovanni è stata data la possibilità di fare dichiarazioni e gli sono state fatte alcune domande affinché desse spiegazioni a determinati passaggi del suo racconto. Non gli è stato nemmeno mostrato il capo di imputazione. Allo stato, gli inquirenti non hanno in programma di ascoltare Andrea Dini, mentre probabilmente ci sarà la necessità di ulteriori accertamenti da parte del Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf.
Fontana in Procura a Bergamo contestato dai cittadini
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Diverse persone sono scese in piazza a Bergamo, davanti alla Procura, per protestare contro la gestione dell’emergenza coronavirus in Regione Lombardia. La manifestazione ha accompagnato l’arrivo in Procura del governatore Attilio Fontana, convocato dai pm nell’ambito dell’inchiesta sulla mancata chiusura del Pronto soccorso di Alzano, sui morti nelle Rsa e sulla mancata istituzione di una zona rossa nella Bergamasca. Il presidente, sentito per un paio d’ore dai magistrati, è stato chiamato come persona informata sui fatti. Molti gli striscioni esposti dai cittadini, da “Fontana, Bergamo non dimentica” a “15mila morti in Lombardia, non ci dimenticheremo di questa strage”.
TGCOM
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