Zingaretti: «I soldi dall’Europa un’occasione unica, Conte agisca subito»
Quanto accaduto a Bruxelles ci consegna, in un momento molto difficile, un’Europa determinata, con idee chiare, disposta a cambiare per essere più forte e vicina alle persone e con una rinnovata visione unitaria sul fronte economico tra Germania, Francia e Italia. Il risultato delle negoziazioni, con la previsione non solo di prestiti per gli Stati membri ma anche di un rilevante ammontare di fondi a dono, offre al nostro Paese un’opportunità unica ed irripetibile per ridisegnare dalle fondamenta un «nuovo modello di sviluppo sostenibile per le future generazioni». Ciò si combina con un contesto in cui la pandemia ha fortemente accelerato trend macroeconomici e sociali in atto ormai da anni, che ci hanno consegnato un nuovo assetto mondiale caratterizzato da nuove ed in parte irreversibili abitudini di vita e di consumo, che devono portare ad un profondo ripensamento dei modelli economici e produttivi.
Quella che ora ci si apre davanti è la grande sfida di cogliere al meglio queste opportunità. Per farlo, occorre mettere al centro di questo nuovo modello di crescita i veri motori dello sviluppo: le persone. Solo mettendo in condizione giovani e meno giovani di esprimere appieno le proprie reali potenzialità, l’Italia potrà avviare una nuova, auspicata, stagione di crescita del Paese. Per farlo, occorre investire rapidamente in progetti concreti sui fattori abilitanti per lo sviluppo economico, come le piattaforme digitale, logistica ed energetica; su ambiti decisivi per lo sviluppo umano e l’inclusione sociale, quali formazione, cultura e sanità; e infine su settori chiave del Paese che siano orientati in modo innovativo verso nuovi modelli di consumo «responsabile», nati e accelerati dalla pandemia, in grado di trainare in maniera stabile crescita e occupazione.
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