Dai conti alle Bahamas all’eredità in Svizzera. Affari della (buona) famiglia di Fontana
di ENRICO CAMANZI
Buttandola sul ridere si potrebbe dire che la riservatezza è una caratteristica di Attilio Fontana, il governatore lombardo finito nell’occhio del ciclone prima per la gestione della pandemia, poi per questo impiccio ingarbugliato che mischia conflitto d’interessi, (possibili) risvolti penali, soldi trasferiti dalla Svizzera all’Italia e affari di famiglia. Già, la famiglia. Rarissime le uscite pubbliche di Fontana con la seconda moglie Roberta Dini, figlia del fondatore dell’apprezzato marchio di moda Paul & Shark e sorella di Andrea Dini, il proprietario di quella Dama spa (perquisita proprio ieri dalla Guardia di Finanza) cui fu assegnata la commessa in affidamento diretto di 75mila camici medicali e 7mila set sanitari poi silenziosamente trasformata in donazione. Più facile vederlo – anche alle prime del teatro alla Scala di Milano – con la primogenita, di tre figli, Maria Cristina, che ha raccolto il suo testimone nello studio legale, uno dei più noti a Varese.
Se lui è sempre stato un principe del foro varesino, i genitori hanno svolto per tutta la vita professioni sanitarie. Il padre farmacista di Induno Olona, il paese in cui il presidente della Regione iniziò la carriera politica come sindaco nel 1995. E dove oggi tutti giurano sull’integrità della famiglia e sulla specchiata onestà dell’Attilio. Dentista la madre Maria Giovanna Brunella, morta nel giugno 2015, a 92 anni. Sarebbero sua eredità i 5 milioni e 300mila euro detenuti in Svizzera nei due trust creati alle Bahamas (e gestiti, secondo il blog di Domani, il nuovo giornale di De Benedetti, da una fondazione con sede nel Liechtenstein: altro paradiso fiscale) in cui l’allora sindaco di Varese risultava “soggetto delegato” e “beneficiario economico”, successivamente scudati nel 2015. Manovra del tutto lecita, vero, ma anche effettuata senza alcuna pubblicità. A tal punto che nel 2017 l’Anac, l’autorità anticorruzione, lo multò proprio per aver omesso la dichiarazione patrimoniale dell’anno precedente.
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