Commissioni, il Pd ne incassa 9, M5S 13, Leu resta a secco: tutti i presidenti

Roma, 30 luglio 2020 – Al termine di una giornata convulsa che lascia in eredità una rivolta tra i grillini con la maggioranza beffata tre volte (due a Senato e una alla Camera, anche se poi a Montecitorio l’incidente viene rimediato) nelle votazioni sul rinnovo dei vertici delle commissioni permanenti di Camera e Senato, i partiti fanno i conti. E tra accuse incrociate e sospetti reciproci, a ‘bocca asciutta’ rimane solo Leu, mentre M5s incassa 13 presidenze (6 al Senato e 7 alla Camera), perdendone però una rispetto all’accordo siglato all’interno della maggioranza (la Agricoltura di palazzo Madama, che sarebbe dovuta andare a Lorefice mentre è stato rieletto il presidente uscente leghista).

Ok allo scostamento di bilancio

Chi fa il ‘pieno’ delle caselle previste è il Pd, che ottiene 5 presidenze di commissione alla Camera e 4 al Senato. Idem Italia viva, che incassa tutte e 4 le presidenze concordate: 2 alla Camera e 2 al Senato. L’unica presidenza che sarebbe toccata, secondo gli accordi, a Leu, ovvero la Giustizia al Senato con Pietro Grasso, è restata invece in mano alle opposizioni, con la conferma del leghista Ostellari. Episodio che ha fatto infuriare gli alleati, con il ministro Speranza che ha lasciato la riunione serale del Cdm (dopo aver votato la proroga dello stato di emergenza), ritenendo necessario un chiarimento politico.

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