Kodak farà farmaci, Bic non scrive più. Così il Covid archivia l’analogico
Il finanziamento, anticipato dal Wall Street Journal e confermato in un’intervista da Peter Navarro, consigliere per il commercio della Casa Bianca, sarà il primo concesso durante la pandemia attraverso questa legge federale, varata negli anni Cinquanta in risposta alla guerra in Corea e ’rispolverata’ dal presidente Trump durante l’emergenza Covid-19, per consentire al governo di chiedere alle aziende di produrre beni di cui c’è carenza. Con il finanziamento, Kodak produrrà ingredienti per farmaci generici, incluso l’anti-malarico idrossiclorochina promosso da Donald Trump come un rimedio per il Covid-19.
“Abbiamo una lunga esperienza nella chimica, che va ben oltre un secolo, e i laboratori della società ci consentono di procede rapidamente”, ha spiegato Kodak, che ha inventato la macchina fotografica digitale nel 1975 ma non è riuscita a capitalizzare la sua invenzione fino alla crisi del 2011, quando è andata in amministrazione controllata. Fondata nel 1888 a Rochester nello Stato di New York, Kodak oggi è l’ombra di stessa: ha meno di cinquemila dipendenti, dopo che nei decenni passati era stata un leader tecnologico con 145.000 lavoratori e tecnici su scala mondiale. Questo primo esempio, si può star certi, non sarà l’ultimo. È un’intera economia, quella analogica, che sta cedendo il passo dopo l’ultima mazzata, arrivata dalla pandemia di Covid-19
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