Coronavirus, nel Regno Unito pronti due test che danno il risultato in 90 minuti
Il secondo test, invece, che è stato sperimentato in otto ospedali londinesi, richiede un tampone nasale ed è stato realizzato da DnaNudge, società che al pubblico offre già un sistema contro il diabete costituto da un braccialetto e un’app che consiglia cosa mangiare per rimanere sani. Il gruppo fornirà al governo 5000 Nudgebox, l’elaboratore dei dati che ha una capacità di 15 test al giorno. L’obiettivo è di arrivare a fornire 5,8 milioni di tamponi nell’arco dei prossimi mesi. Se per il governo si tratta di uno sviluppo «di grande importanza», c’è chi sottolinea che i due test non sono stati sottoposti a un rigoroso scrutinio scientifico. «Durante la pandemia il governo si è affrettato ad acquistare test sulla base di asserzioni che non sono state sottoposte a ricerche ed esami indipendenti», ha detto il professor Jon Deeks dell’università di Birmingham. «Spesso questi test non si sono in seguito rivelati efficaci o utili».
Anche l’Oms, in una dichiarazione odierna, ha sottolineato l’utilità di poter disporre al più presto di test rapidi. Contro il rischio di nuove ondate di Covid-19 o il moltiplicarsi dei focolai «è cruciale fare test velocemente e isolare i positivi, sia con sintomi che asintomatici, potenziando il contact tracing. Ci sono a livello internazionale numerosi test rapidi in sviluppo e questo è un elemento positivo, potranno aiutare ad evitare nuove ondate». Lo ha detto Maria Van Kerkhove, a capo del gruppo tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità per il coronavirus, che in conferenza stampa a Ginevra ha risposto alle domande dei giornalisti. L’affidabilità di questi esami sta «migliorando e i test rapidi possono rivelarsi davvero utili» in questa fase. Anche considerando che «sulla base degli studi sierologici, meno del 10% della popolazione è positiva alla sieroprevalenza», ha aggiunto.
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