Come saranno le scuole a settembre? Ecco come si organizzeranno orari, aule, bagni, intervallo

Il rientro non può prescindere dalla ridefinizione della didattica: il ministero ha precisato che da settembre le lezioni riprenderanno in presenza, anche se la modalità da remoto, potenziata o realizzata da zero durante il lockdown, rimarrà una valida alternativa. Soprattutto per via della regola d’oro che occorrerà rispettare, sia in aula che nelle zone di passaggio: il distanziamento sociale, che dovrà essere di almeno un metro da bocca a bocca. Da questo dipendono un necessario adeguamento e allargamento degli spazi normalmente utilizzati per la didattica, nuovi orari di ingresso e d’uscita, l’uso delle mascherine, la presenza (o l’attesa) di nuovo personale, un nuovo modo di intendere spazi comuni e abitudini come il momento della ricreazione.

(Qui l’articolo di Giuseppe Remuzzi: «I bambini si contagiano raramente, ecco perché la scuola può ripartire subito»)

Siamo andati a vedere da vicino le misure già messe in atto e in via di definizione in un grande istituto superiore milanese, che conta circa 1.100 alunni, di cui 120 con disabilità, 160 docenti e 35 lavoratori tra il personale tecnico amministrativo, e dove la necessità di didattica in presenza è molto alta per via delle numerose attività di laboratorio. Lo storico Istituto tecnico professionale Caterina da Siena prepara i ragazzi al mondo della moda industriale e artigianale, alla sartoria e alla modellistica, ma anche al design della comunicazione e alla grafica multimediale.La sua dirigente scolastica, la professoressa Antonella Cutro, ci ha raccontato come rientreranno a scuola dal 14 settembre i suoi studenti, partendo dall’ingresso in istituto e percorrendo un’intera ipotetica nuova giornata a scuola.

(Riprese e montaggio di Gabriele Tropiano)

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