Orario ridotto, aule da trovare e classi divise. Ma su entrate e uscite decidono gli istituti

Test sierologici

L’esame per valutare l’eventuale presenza degli anticorpi sarà volontario e gratuito per tutto il personale della scuola statale e paritaria, inclusi i supplente. Si potrà svolgere in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche e nel corso dell’anno. E verrà effettuato dai medici di base, non a scuola. Previsti test a campione per gli studenti.

Mascherine, gele spazi alternativi

Il ministero si impegna a fornire tutti i dispositivi di protezione individuale per il personale scolastico e per gli studenti lavoratori e gel disinfettanti in tutte le scuole. Il costo stimato per i docenti è di 100 milioni di euro. L’eventuale obbligo per gl studenti verrà deciso dal Cts a fine agosto. Il dicastero dell’Istruzione solleciterà il ministero per i Beni Culturali affinchè siano individuati «spazi aggiuntivi per lo svolgimento dell’attività scolastica» in «musei, teatri o biblioteche o archivi statali». Anche per questo il ritardo è evidente.

Referente covide medico scolastico

In collaborazione con il ministero della Salute si istituisce una rete di referenti Covid presso i Dipartimenti di Prevenzione per gruppi d’Istituti per la gestione dei casi sospetti all’interno delle scuole seguendo un protocollo standardizzato che prevede la segnalazione alla Asl dei casi sospetti. Protocollo però ancora in via di definizione anche perchè si dovrà individuare per tutte le scuole un medico competente che effettui la sorveglianza sanitaria. Febbre e sintomi influenza

Le porte della scuola devono restare sbarrate per chi ha una temperatura oltre i 37.5 gradi o altri sintomi simil-influenzali e per chi proviene da aree a rischio o ha avuto contatti con positivi nei 14 giorni precedenti. Regola che vale per studenti e docenti.

Ingresso e uscita

Qui entra in gioco l’autonomia decisionale degli istituti che nel rispetto delle misure di sicurezza raccomandate dal Cts dovranno gestire i movimenti degli studenti, la mensa, la ricreazione evitando gli assembramenti e rispettando il distanziamento di un metro. Quindi ogni scuola «dovrà disciplinare le modalità che regolano tali momenti in modo da integrare il regolamento di istituto, con l’eventuale previsione, ove lo si ritenga opportuno, di ingressi ed uscite ad orari scaglionati, anche utilizzando accessi alternativi». E chi ha avuto il Covid potrà rientrare solo con «certificazione medica da cui risulti la avvenuta negativizzazione del tampone».

Visite contingentate e percorsi differenziati

Va ridotto l’accesso ai visitatori che vanno registrati con data di accesso e del tempo di permanenza. Vanno differenziati i percorsi interni, i punti di ingresso e i punti di uscita indicando con segnaletica orizzontale il distanziamento necessario e i percorsi da effettuare; pulizia approfondita e aerazione frequente e adeguata degli spazi.

IL GIORNALE

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