Coronavirus, test e mascherine obbligatorie anche all’aperto: il piano del governo
di Fiorenza Sarzanini
Obbligo di mascherina all’aperto e chiusura di piazze e locali per fermare i contagi da coronavirus. È il piano che il governo sta mettendo a punto se la curva epidemica continuerà a salire, come sta accadendo in queste ultime ore. Ieri — in attesa che il ministero della Salute preveda i test sierologici per chi rientra dall’estero — l’Emilia-Romagna ha deciso che chi torna da Spagna, Grecia e Malta dovrà sottoporsi al tampone entro 24 ore, mentre se arriva dalla Croazia dovrà stare in quarantena. Isolamento per 14 giorni è stato deciso dal governatore della Puglia Michele Emiliano e da quello della Campania Vincenzo De Luca per chi rientra dagli stessi Paesi. Una blindatura che però non appare sufficiente a fermare la circolazione del Covid-19, anche perché in numerose località di vacanza, così come in moltissime altre Regioni, i controlli sono stati allentati e le ordinanze consentono l’apertura delle discoteche, la movida sfrenata e gli assembramenti. Troppo per il ministro Francesco Boccia, che ieri ha parlato con alcuni presidenti delle Regioni meta delle vacanze proprio per sollecitare una stretta con controlli e provvedimenti. L’avvertimento è stato esplicito: «Alzate il livello di vigilanza e imponete linee guida rigide altrimenti saremo costretti a intervenire su tutto il territorio».
Mascherina sempre
Le multe e le chiusure già disposte dalle forze dell’ordine evidentemente non sono ritenute sufficienti. E nemmeno i provvedimenti dei sindaci che in alcuni luoghi hanno vietato raduni in spiaggia, eventi nelle piazze, sagre e manifestazioni. Oppure hanno previsto che la mascherina vada indossata anche all’aperto. Perché moltissimi locali continuano a rimanere affollati, all’esterno i giovani si accalcano, organizzano feste, falò, cene e buffet.
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