Coronavirus, test e mascherine obbligatorie anche all’aperto: il piano del governo

Il governo attende ancora qualche giorno, l’intenzione è di arrivare almeno a Ferragosto per monitorare i numeri dell’epidemia, la condizione dei nuovi malati, la tenuta delle strutture. Ma se l’andamento di questi giorni sarà confermato, si procederà con nuove regole e divieti. Il primo obbligo sarà quello di indossare la mascherina ovunque, come del resto hanno già stabilito in alcuni luoghi della Toscana, della Campania e del litorale laziale.

Il numero chiuso

Un’altra misura che potrebbe scattare è quella del numero chiuso nei locali pubblici, ma anche nelle aree della movida. È accaduto a Roma nei giorni scorsi: piazze chiuse e ingressi contingentati per evitare gli assembramenti. «Bisogna impedire che i giovani tornino a far circolare il virus e lo trasmettano agli anziani — chiarisce Boccia —, bisogna impedire quello che sta accadendo in molti altri Stati. Finora abbiamo lavorato bene. Non possiamo vanificare gli sforzi fatti finora, soprattutto a poche settimane dalla ripresa della scuola e di tutte le altre attività».

Tamponi e isolamento

Emilia-Romagna e Puglia hanno imposto tampone e quarantena per chi torna dalle vacanze. Il provvedimento di Stefano Bonaccini dovrebbe entrare in vigore già domani e prevede l’autodenuncia alla Asl per il tampone entro 24 ore dall’arrivo. «Negli ultimi due giorni abbiamo registrato numerosi casi di pugliesi risultati positivi dopo essere rientrati da Grecia, Malta, Spagna, Paesi con alta circolazione virale. L’ordinanza dispone l’obbligo di isolamento fiduciario di 14 giorni», ha annunciato il governatore Emiliano. Il provvedimento entra in vigore già questa mattina. E anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha già pronta un’ordinanza con la quale si impongono controlli sanitari su chi rientra sempre da Malta, Spagna e Grecia.

Test rapidi

La stessa stretta il governo conta di applicarla nei prossimi giorni con il test molecolare sulla saliva che fornisce una risposta certa in 15 minuti. Il 2 luglio scorso il Comitato tecnico-scientifico ha esaminato l’attendibilità dell’analisi e ha dato un giudizio positivo equiparandolo al tampone. Per l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza — che disporrà la verifica per chi torna da Spagna e Grecia, probabilmente anche da Malta e Croazia — bisogna però attendere la certificazione Ue che potrebbe arrivare entro qualche giorno. La procedura al momento dell’arrivo in Italia prevede che il cittadino si sottoponga al prelievo in aeroporto, forse anche in stazioni e porti, e in caso di positività scatterà la quarantena e il tracciamento dei contatti.

CORRIERE.IT

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