Coronavirus in Italia, Miozzo: «Se i contagi salgono lockdown inevitabili: e sarebbe un incubo»
di Fiorenza Sarzanini
«Tornare indietro sarebbe una catastrofe, ma è bene sapere che se i contagi continueranno a salire i lockdown locali saranno inevitabili».
Agostino Miozzo, lei è il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, siete pronti a suggerire nuove chiusure?
«Noi
monitoriamo la situazione e guardiamo i dati. Ci piacerebbe molto far
tornare la situazione alla normalità. Ma adesso c’è grande
preoccupazione».
Si riferisce ai 481 nuovi contagiati?
«Abbiamo una graduale ascesa dei numeri, ma soprattutto abbiamo anche persone giovani che
stanno entrando nelle terapie intensive. Nessuno è invulnerabile.
Ricordiamoci che questa è una malattia maledetta. Quando colpisce può
fare male».
Il governo ha imposto test e tamponi per chi rientra da Spagna, Croazia, Malta e Grecia. Basterà?
«Il
numero di stranieri che vengono in Italia o di italiani che tornano
dalle vacanze all’estero è considerevole. Tanto che questa regola vale
anche per chi arriva da Romania e Bulgaria. Però bisognerebbe avere regole uguali per tutti».
Si riferisce all’Europa?
«Certo. Molti Paesi hanno già imposto quarantene. Io credo sia un problema che la Commissione dovrebbe governare meglio, coordinandosi con l’Oms. Suggerire un approccio europeo più coordinato. Ognuno cura il proprio Paese ma viviamo in Europea e le frontiere sono aperte. Questa fuga in avanti di Stati membri e la scarsa capacità di coordinare dovrebbe essere guardata con attenzione».
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