Ilaria Capua: «Il coronavirus ha cambiato tutto. Serve un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente»

«La pandemia ha trasformato l’impossibile nel necessario»

Alcuni di questi sistemi andranno profondamente riformati ma c’è qualcosa di più strutturale che dobbiamo cambiare. Qui si tratta di arrivare alla radice del problema. Non si tratta di mettere pezze di cartongesso o micropali nell’argilla. Si tratta di ristabilire gli equilibri e tra questi l’equilibrio con gli altri esseri viventi del pianeta da cui siamo completamente dipendenti, ma anche con il contesto e l’ambiente che ci ospitano. La generazione dei cinquantenni è più green dei nonni di oggi e meno green dei propri figli. È una generazione cerniera che avrà un ruolo cardine nell’accompagnare la società verso un domani che di certo sarà diverso dall’oggi. La pandemia che ha trasformato l’impossibile nel necessario ci offre una grandissima opportunità che non si ripresenterà almeno per noi. Noi possiamo concentrare i nostri sforzi verso una riconversione sostenibile facendo un passo in più: un passettino che servirà ai nostri figli. Si sa, i giovani di oggi non accetterebbero mai delle violazioni al benessere animale o crimini ambientali su cui la nostra generazione ha nicchiato. Noi dovremmo cercare di rendere il loro compito più semplice impostandogli il lavoro per bene.

«Arginare i danni fatti su oceani, aria e terra»

I nostri figli dovranno rimettere un po’ a posto la gestione del pianeta, altrimenti con le risorse proprio non ci stiamo dentro e con l’impatto dell’uomo abbiamo fatto anche peggio. Insomma, dovranno trovare delle soluzioni per arginare i danni che abbiamo fatto noi e i nostri predecessori, per esempio agli oceani, alla qualità dell’aria e alla madre terra che ci nutre. Le informazioni ci sono. Sono i big data un po’ visibili un po’ opachi, ma ci sono. Immaginiamo i big data come libri virtuali, da ripulire, tradurre e rendere fruibili ai nostri ragazzi che avranno domani pure i computer quantici — che si dice che faranno il lavoro di un anno in un secondo, ma questo non basta. I nostri figli dovranno cercare soluzioni per la sostenibilità di un pianeta trasformato e depauperato delle risorse. Loro avranno pure contezza che esistono tutti i libri virtuali con le informazioni che loro servono ma a oggi sono scaraventati in uno spazio non definito e inaccessibile. Noi potremmo farci carico di mettere a posto quei libri, permettendo alle nuove generazioni di leggere e comprendere quella storia di insostenibilità del pianeta che abbiamo costruito. È questo il regalo più grande che possiamo fare loro: ordinare e preparare il materiale di lavoro che sarà alla base delle soluzioni per una rinascita più rispettosa del sistema che ci ospita e dei suoi equilibri. Anche sì?

CORRIERE.IT

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