Patto anti inciucio, il centrodestra si blinda
di ETTORE MARIA COLOMBO
Arriva a pochi giorni dalla presentazione delle liste per le prossime regionali del 20 e 21 settembre, il ‘patto di sangue’, firmato (con tanto di autografo) dei tre leader di Lega, Fd’I e Forza Italia che blinda l’alleanza di centrodestra da qualsiasi tentazione di separazione e soprattutto di inciucio con il governo attuale, cui specie gli azzurri guardavano.
I tre partiti di centrodestra si impegnano “a non dare corso, in questa e nella futura legislatura, a qualsiasi accordo di governo, con partecipazione diretta o esterna, insieme ad altre forze politiche, fatto salvo una formale, unanime e diversa intesa tra le forze politiche che sottoscrivono il presente documento”. Insomma, nessun accordo con il Pd e con M5s. Strada sbarrata anche a un eventuale governo delle larghe intese, a meno che non siano tutti e tre d’accordo, Berlusconi, Salvini e Meloni. Un pallino soprattutto della Meloni, il patto ‘anti-inciucio’, portato avanti fin dalle elezioni del 2018 e ribadito in tutte le salse. Ma il testo controfirmato dai tre leader contiene altri due punti. Uno di questi è l’accordo sull’Autonomia regionale, che tanto aveva fatto litigare la Meloni con il governatore del Veneto, Lucia Zaia. Si scioglie quindi il nodo sul testo predisposto dal presidente della Regione Veneto, che aveva provocato non pochi attriti tra il Carroccio e Fd’I, portando proprio il partito della Meloni a chiedere, in cambio dell’intesa sull’autonomia, la dichiarazione di fedeltà sulle alleanze. In merito all’autonomia esulta, ovviamente, la Lega, ma sempre nell’intesa, c’è anche il presidenzialismo, la riforma della giustizia e quella delle infrastrutture. Questi ultimi due punti programmatici molto cari a Forza Italia, ma anche a personalità di Fd’I come Guido Crosetto.
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