Coronavirus, «nei bambini carica virale più alta degli adulti in terapia intensiva»

di Cristina Marrone

Coronavirus, «nei bambini carica virale più alta degli adulti in terapia intensiva»

I bambini possono essere diffusori silenziosi del coronavirus? Il tema, molto dibattuto fin dall’inizio della pandemia è di estrema attualità in vista dell’apertura delle scuole. Uno studio appena pubblicato sul Journal of Pediatricsda un gruppo di ricercatori del Massachusetts General Hospital edal Mass General Hospital for Children conclude che i bambini e i ragazzi giocano un ruolo molto più ampio nella diffusione di Sars CoV-2 rispetto a quanto si pensasse.
(Qui di seguito il commento alla notizia di Antonio Scurati)

L’alta carica virale

Nella ricerca svolta su 192 bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 22 anni è emerso che i ragazzini infetti e asintomatici avevano una carica virale nelle via aeree superiore significativamente più alta rispetto ad adulti in terapia intensiva gravemente malati di Covid-19. E questo nonostante i più giovani sviluppino meno la malattia perché hanno un minor numero di recettori immunitari per Sars-CoV-2. «Non mi aspettavo che la carica virale fosse così alta – ha commentato Lael Yonker direttore del Centro per la fibrosi cistica al Massachusetts General Hospital e autore principale dello studio – e ci sono “bambini sani” che stanno andando in giro con un’alta carica virale di Sars-CoV-2».

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