Sardegna, in Costa Smeralda il sindaco spegne la musica. E al Billionaire ci sono sei positivi
di MONIA MELIS
CAGLIARI – Passata mezzanotte a Porto Cervo si spegne la musica, pure nei locali più esclusivi. Prima si può suonare, ma a volume moderato. E così i divieti di fine estate portano polemiche social, con rinforzi politici. Succede in Gallura, ad Arzachena – comune di riferimento della Costa Smeralda – dove un’ordinanza del sindaco, Roberto Ragnedda impone le restrizioni alle serate.
Le ragioni della misura smorza-movida sono i recenti casi di Covid 19, tra i ragazzi romani passati nella costa gallurese (alcuni di rientro da Ibiza). Ma non solo: sono 13 gli ultimi accertati. E così l’imprenditore Flavio Briatore, patron del noto Billionaire chiude in anticipo e attacca duramente l’amministrazione: “Impossibile lavorare e offrire il servizio richiesto dai nostri clienti”. Poi le scuse a pubblico, lavoratori e artisti. Tutto spento dopo nemmeno un mese tondo dall’apertura. Ma ora spunta una grana più grossa attorno al ristorante-discoteca: ci sono anche alcuni ospiti tra i sei casi risultati positivi, oltre a membri dello staff, mentre oltre cento sono già in isolamento. In attesa di sapere l’esito di altri 57 tamponi in corso.
Nel frattempo il sindaco non si era lasciato intimidire e aveva risposto a stretto giro, con lo stesso mezzo: un video postato su Facebook. In primo piano, seduto alla scrivania difende la scelta, definendola di buonsenso. E tra una battuta e l’altra attacca a sua volta Briatore. “Pensavo fosse una parodia di Crozza – dice – invece poi ho visto che era l’originale”.
Dice di aver incontrato gli altri operatori coinvolti, ma non lui: “Anche se avrei preferito andare a Monte Carlo e incontrarlo lì”. Ribadisce di essere dalla parte degli imprenditori: “Il 23 agosto forse finisce il business non la stagione: noi lo invitiamo ad innalzare il livello dell’offerta, magari aprendo ad aprile e chiudendo ad ottobre. Questa è la sfida che posso proporre per il prossimo anno”.
Un passaggio pure sugli attacchi personali: “Mi spiace se Briatore dice che non ho mai lavorato: s’immagini che sono venuto anche a scaricare le bibite del suo locale, vent’anni fa, e mi rendevo conto anche di come venivamo trattati dai suoi direttori, però è acqua passata”. E la chiusura: “Questa ordinanza in realtà va a tutelare la salute di tutti ma soprattutto dei più anziani, come lei, che è giusto che si proteggano”.
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