REFERENDUM, PERCHÉ NO/-29. Riforma su taglio parlamentari basata su due fake news
- Andrea Cangini Giornalista, senatore di Forza Italia
Già definirla “riforma” è una forzatura. Da che mondo è mondo, le riforme costituzionali vengono giustificate con una maggiore efficienza ed efficacia del sistema e/o delle Istituzioni. Non è questo il caso. Nel dibattito che alla Camera precedette l’approvazione in quarta lettura del taglio della rappresentanza parlamentare, né i grillini, che per interesse di parte l’avevano voluta, né i deputati degli altri partiti, che per timore dell’impopolarità l’avevano avallata, hanno osato difendere nel merito questa masochistica amputazione democratica. Nessuno si è spinto fino a sostenere che il Parlamento avrebbe funzionato meglio e sarebbe stato meglio rappresentato, anche perché tutti sapevano e sanno che è vero il contrario.
La maggior parte degli interventi ha battuto su due concetti: abbiamo un Parlamento elefantiaco e dobbiamo ridurlo alla media europea; col taglio risparmieremmo un sacco di soldi. Due fake news. Attualmente, l’Italia ha la stessa percentuale di parlamentari rispetto alla popolazione del Regno Unito, percentuale simile a quelle di Francia e Germania. Altri Paesi, come Austria e Danimarca, hanno molti più parlamentari di noi.
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