Controlli reciproci sui tamponi, Lazio e Sardegna ai ferri corti

Luca monticelli

ROMA. L’accordo tra Lazio e Sardegna sui tamponi reciproci non c’è. La proposta del governatore del Lazio Nicola Zingaretti di prevedere i test da e per la Sardegna affidata al governo non piace ai sardi. Anche Enrico Rossi, governatore della Toscana, e Giovanni Toti, presidente della Liguria, sono contrari. Ieri la mediazione del responsabile per gli Affari regionali, Francesco Boccia, sembrava aver avuto successo, tanto che dentro il governo già si parlava di «un modello» da allargare a Livorno e Genova. Invece i presidenti continuano ad andare ognuno per conto proprio, forse con la presunzione di avere in casa la ricetta giusta. Ecco come funziona il piano tamponi a Malpensa: “Vogliamo intercettare anche i turisti stranieri”

Come ripete un ministro, nei territori «stanno esasperando i toni per cercare un po’ di visibilità in campagna elettorale». Domani il braccio di ferro tra le Regioni e l’esecutivo potrebbe continuare in una riunione in videoconferenza. Sul tavolo i dossier più delicati: dal trasporto, compreso quello scolastico, al rientro dei turisti, fino alle limitazioni negli spostamenti che però sono state escluse. Tra i vacanzieri che hanno fatto il tampone a Malpensa: “Un po’ caotico ma funziona”

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