Landini attacca sui contratti e vuole un ruolo sui fondi Ue

A proposito di diritti, secondo Landini lo smart working diffuso rende necessario rivedere lo Statuto dei lavoratori: «Serve un testo che metta il lavoro al riparo dalle distorsioni generate dalla flessibilità, dalla precarietà e dalla deregulation. Se uno usa lo smart working per raccontarmi che non ci sono più l’orario, le maggiorazioni e gli straordinari, allora io ribatto che mi sta prendendo in giro».

Landini chiede spazio per la Cgil sul fronte del Recovery Fund: «Vogliamo essere coinvolti anche nella fase di progettazione relativa ai fondi europei, perché il lavoro ha permesso di reggere al virus e il lavoro lo sconfiggerà».

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