Navalnyj è stato avvelenato, la conferma dall’ospedale di Berlino. L’Ue: “Mosca avvii indagine trasparente”
dalla nostra corrispondente TONIA MASTROBUONI
BERLINO – Alexej
Navalnyj è stato avvelenato. La Charitè, l’ospedale dove l’oppositore
anti-Putin è ricoverato da venerdì, ha diffuso un comunicato dopo
“approfondite analisi” e ha concluso che c’è stata un'”intossicazione”
attraverso una sostanza “appartenente al gruppo degli inibitori da
colinesterasi”. Il più famoso dei quali, ha ricordato uno stretto
collaboratore di Navalnyj, Leonid Volkov, è il Novachok, agente nervino
di produzione russa.
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Dura la reazione del governo tedesco: il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert ha fatto sapere in un tweet che, “alla luce del ruolo rilevante che Navalny ricopre nell’opposizione politica in Russia”, la cancelliera e il ministro degli Esteri, Heiko Maas, chiedono che le autorità russe “chiariscano questi fatti approfonditamente e in piena trasparenza”. I responsabili, continua il comunicato congiunto, “devono essere indagati e devono essere ritenuti pienamente responsabili” dell’avvelenamento.
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