Primo round per Musumeci: i migranti lasciano Lampedusa

II governo, giocando di astuzia, ha scelto non la strada dell’impugnativa Costituzionale ma quella del ricorso amministrativo. Una ‘genialata’ giuridica che permette all’esecutivo di non convocare il Consiglio dei Ministri e procedere con la firma congiunta del premier Giuseppe Conte e del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Ma la Sicilia resisterà contro il ricorso e lo farà sostenendo che lo Stato sbaglia nell’imputazione di competenza.

“In queste ore tantissimi intellettuali e giuristi di ogni area mi stanno esprimendo il loro sostegno. E si fa strada – scrive Musumeci – sempre più la consapevolezza che il diritto alla salute e la dignità della persona non possono essere negoziabili”.

Musumeci ha puntato il dito all’esecutivo romano anche sul fronte sociale e politico “Irazzisti veri sono quelli che fanno finta di nulla davanti a tragedie, quelli del business dell’immigrazione e dell’accoglienza. Noi abbiamo sempre detto NO ai mercanti di uomini che solo una politica seria può bloccare. Mi conforta, tra tante inutili polemiche, il sentimento di condivisione del popolo siciliano e di tanti da ogni parte d’Italia. La nostra è una battaglia di civiltà. Che non si fermerà”. ha concluso il governatore Musumeci.

Svuotato l’hotspot di Messina

Anche il sindaco Cateno De Luca ha vinto la sua battaglia cittadina in merito al centro migranti della caserma Gasparro di Bisconte. Stando alle parole del primo cittadino il Cas dello Stretto oggi chiuderà battenti a seguito del trasporto in altre località dei migranti. De Luca più volte a manifestato attraverso i social, oppure interviste giornalistiche il suo consenso ad uno scontro istituzionale con Roma. “Quando si è davanti ad una struttura colabrodo cos’altro deve fare un sindaco per dare anche un segnale forte alla sua comunità? Continuare a prendere schiaffi, continuare a subire questa logica del pisciatoio siciliano? È ovvio che in queste situazioni, quando viene meno l’impegno istituzionale attraverso i Prefetti allo è scontro. E scontro sia. Non ordinanze manifesto che servono solo a prendere qualche like su facebook”. Ha affermato il primo cittadino.

Dove andranno i migranti?

Numerosi sono i politici del centrodestra che vorrebbero sapere con assoluta certezza dove verranno trasferiti i migranti che salperanno dai centri migranti siciliani alla volta di altre destinazioni. Uno di questi è il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi che attraverso una nota afferma: “Una semplice domanda al ministro Lamorgese: gli 850 clandestini che oggi lasciano Lampedusa dove andranno a finire? Andrebbero rimpatriati in Tunisia e smistati tra i Paesi UE ma dato che non accadrà supponiamo che verranno ripartiti tra le Regioni con i soliti criteri basati sul numero di abitanti, è così? Per cui in Lombardia ne toccherebbero il 14% ovvero circa 150? Pretendiamo trasparenza dal governo e un’assunzione di responsabilità pubblica: se intendono inviare altre centinaia di clandestini in Lombardia devono dirlo in modo che i cittadini lo sappiano”.

IL GIORNALE

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