Shinzo Abe, il premier del Giappone si dimette per «problemi di salute»: è la seconda volta
Con la colite ulcerosa Abe convive da quando aveva 17 anni. «Se il farmaco che uso avesse impiegato più tempo per entrare sul mercato», ha detto nel 2013, «non sarei dove sono oggi». Nel 2007, dimettersi — e per una sindrome gastrointestinale — era stato per Abe un’umiliazione: ora ripeterlo è un’umiliazione doppia. Ma per altri commentatori, mollare per problemi di salute è il solo modo «onorevole» per Abe per uscire da un anno nero, che sembra avere sgretolato quasi tutta la stabilità economica e politica del suo secondo mandato, iniziato nel 2012 (a oggi 2.801 giorni consecutivi in carica, che ne fanno il premier più longevo nella storia della nazione).
La gestione della pandemia, che molti gli rimproverano troppo attendista, tanto che nei sondaggi il suo gradimento personale è sceso al 34%, con un 47% di giapponesi che si dicono suoi detrattori. Il crollo del Pil, verticale ormai da tre trimestri, che ha annullato molti benefici della sua politica economica, la «Abenomics», fin qui efficace nel condurre il Paese fuori da una lunga crisi deflazionistica. Un’ondata di caldo senza precedenti; l’impasse nelle negoziazioni con la Russia sulle isole Curili; le Olimpiadi rinviate al prossimo anno, e comunque tuttora incerte. Il 2020 è stato per Abe forse l’anno più difficile.
Comincia ora il dibattito sulla successione: un momento che arriverebbe comunque entro ottobre 2021 (termine ultimo per le prossime elezioni generali) e che vede già le opposizioni lavorare febbrilmente per unirsi in un nuovo partito da annunciare a settembre. Da ora subentra a Abe — in carica e alla guida dei liberali — il vice, Taro Aso. Poi, dopo le elezioni del prossimo autunno, i possibili successori più quotati sono Fumio Kishida e Shigeru Ishiba, già ministri; se, come è probabile, i liberali avranno di nuovo la maggioranza alla Dieta nazionale, l’organismo rappresentativo bicamerale che esprime il governo, uno dei due sarà il possibile prossimo premier del Giappone.
CORRIERE.IT
Pages: 1 2