Covid corre in Italia, “va peggio, gli italiani lo sappiano”
Il coronavirus continua a correre, aumentano i positivi, continua a diminuire l’età media dei contagiati e preoccupano le notizie che arrivano da Francia e Germania, dove si stanno registrando numeri record e provvedimenti sempre più restrittivi, come l’immagine di un futuro molto prossimo. In Francia i casi di contagio superano quota 6 mila, è stata estesa la zona rossa e scatta l’obbligo indossare la mascherina anche all’aperto a Parigi. La Germania di una molto preoccupata Angela Merkel, dà una stretta alle regole Covid e dopo aver chiuso le scuole si prepara ad allungare anche il divieto di ingresso negli stadi fino alla fine dell’anno.
“Attenti o ci troveremo nelle stesse condizioni. Francia e Germania hanno vissuto qualche settimana prima quello che stiamo vivendo noi adesso – avverte l’epidemiologo dell’Università di Pisa e capo della task force della Regione Puglia per l’emergenzaCovid, Pier Luigi Lopalco – Se non si interviene con politiche attive di blocco dei focolai e tracciamento dei contatti, a breve ci troveremo nelle condizioni di Francia e Germania. La proiezione è quella, bisogna rallentare quanto più possibile la corsa del virus nel nostro Paese”.
L’Italia – con i suoi 1411 nuovi casi riscontrati oggi, il trend in crescita da quattro settimane a questa parte, il raddoppio dei positivi rilevato dalla Fondazione Gimbe nella settimana compresa tra il 19 e il 25 agosto -“si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento”. È la fotografia scattata nell’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, aggiornato al 25 agosto. Casi in aumento dunque, “anche se Rt – che viene calcolato sulle persone sintomatiche – rimane al di sotto di 1, pari a 0.75”, ha fatto notare il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. L’età media, 29 anni, dei casi diagnosticati nell’ultima settimana (dal 17 al 23 agosto) conferma il trend in diminuzione – “la circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani”, si legge nel report con riferimento alla “avanzata riapertura delle attività commerciali, inclusi i luoghi di aggregazione” e alla “aumentata mobilità”. In tutte le Regioni e le Province sono stati diagnosticati contagi, l’80 per cento è avvenuto in Italia – risulta importato da Stato estero il 20,8 per cento dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio, tuttavia “si osserva rispetto alla settimana precedente un aumento di casi importati da altra Regione o provincia – oltreil 60 per cento identificato grazie a test e al contact tracing.
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