Intesa Governo-Regioni sul Covid in classe: “Con un solo positivo la scuola resta aperta”

Ma al piano condiviso dal governo con regioni, province e comuni manca ancora un tassello fondamentale in vista del D-Day del 14 settembre: quello relativo ai trasporti locali. Il confronto tra le parti proseguirà durante il weekend, e lunedì è prevista una nuova seduta straordinaria della Conferenza unificata, per cercare di arrivare a un accordo su linee guida condivise. Nell’ultimo tavolo tecnico al ministero dei Trasporti, è stato discusso un documento, elaborato alla luce delle ultime indicazioni del Cts, che prevede di derogare al distanziamento, consentendo di riempire i mezzi fino all’80% della capienza (ora viaggiano al 50%). Questo a patto che vengano garantite alcune misure di prevenzione e di igiene: la mascherina sempre obbligatoria, un adeguato ricambio dell’aria, con filtri certificati, la regolare sanificazione degli ambienti e l’eventuale installazione di pannelli divisori, soprattutto sulle lunghe percorrenze.

I rappresentanti delle Regioni hanno dato atto del parziale accoglimento delle loro richieste, ma hanno insistito sulla necessità di ulteriori risorse per finanziare i servizi aggiuntivi, che dovranno coprire il residuo 20% di passeggeri lasciato a terra, in particolare nelle ore di punta. Inoltre hanno chiesto che le nuove regole siano applicate a tutto il trasporto pubblico locale, compreso quello ferroviario. Escludendo quindi i treni dei pendolari dal rispetto delle disposizioni attualmente in vigore per l’alta velocità e, in generale, per i treni a lunga percorrenza.

LA STAMPA

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