Coronavirus, Conte: «Non ci sarà un nuovo lockdown. Il Paese deve correre in sicurezza»

La riunione del Ciae

Correre in sicurezza. Quasi una contraddizione in termini. E comunque non facilissimo, vista la situazione disastrata del campo di gara, ma necessario, considerando che l’economia non può rimanere ancora a lungo in stallo. Per questo si sta accelerando anche sul Recovery Plan. Mercoledì mattina 9 settembre, si terrà a Chigi la seconda riunione del Ciae, il Comitato interministeriale degli Affari europei, l’organismo presieduto dal Ministro per gli affari europei Enzo Amendola. Dopo il Consiglio europeo si era tenuta una prima riunione. Per tutto il mese di agosto ci sono stati tavoli tecnici dei ministeri coinvolti e ora si proverà a tirare le somme del lavoro fatto. Anche perché i tempi sono strettissimi e si avvicina la data del 15 ottobre, quando il piano dovrà essere presentato all’Europa.

Trasporti e banchi

E poi c’è la scuola, che resta il tasto più dolente, perché la riapertura si prospetta complessa, per le mille polemiche che hanno coinvolto il ministro Lucia Azzolina, anche interne all’esecutivo, ma anche per le difficoltà oggettive che pone il fattore Covid. La data di riapertura ufficiale resta fissata al 14 settembre, anche se le Regioni possono posticiparla. Il premier Conte è comunque ottimista anche su questo dossier, perché i nodi, dopo qualche difficoltà di troppo, sembra che si stiano sciogliendo. La conferenza unificata Stato-Regioni ha approvato il documento sulle condizioni di sicurezza e le regole nel caso in cui ci sia un contagiato. Ora i ministri Francesco Boccia e Paola De Micheli stanno lavorando a testa bassa per risolvere la questione trasporti. Domani un abbozzo di soluzione sarà portata in conferenza unificata e a quel punto i primi nodi, i più delicati, saranno sciolti.

CORRIERE.IT

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