Coronavirus in Europa, il contagio sale ovunque. Italia ancora «meglio» della media continentale
Da oltre un mese in Europa il virus circola di nuovo liberamente. Ma va a diverse velocità. L‘Italia, il Regno Unito e la Germania, che ad agosto hanno ricominciato a superare i mille casi al giorno, viaggiano alla stessa, non sicurissima ma ancora sotto controllo: hanno poco più di 20 contagi ogni 100 mila abitanti nelle ultime due settimane, ben sotto la media europea del periodo che è di 46 («in costante aumento da 38 giorni», secondo lo European Centre for Disease Prevention and Control).
Nel Continente però c’è chi ha accelerato in modo molto più preoccupante. La Francia da Ferragosto ha registrato oltre 54mila casi, cioè 82 nuovi positivi ogni 100 mila persone, quintuplicati rispetto a un mese fa. In questa scala la Croazia ha superato gli 80, sfiorando gli 84 della Romania, unico Paese dove il tasso dei decessi è ancora alto (3 ogni 100mila). E poi c’è la Spagna — dove ora si guarda con preoccupazione anche a Madrid — che si è guadagnata suo malgrado la «maglia nera d’Europa» con 96 mila casi in due settimane, cioè 205 ogni 100 mila persone. Così mentre si allungano le reciproche liste di Paesi da evitare, o per cui è obbligatorio un tampone o una quarantena al momento del rientro, qualcuno ha già richiuso le proprie frontiere: questa settimana Ungheria e Ucraina hanno annunciato — prime e al momento uniche — il divieto di ingresso agli stranieri da inizio settembre.
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