Tamponi alla frontiera: l’intesa Italia-Francia per blindarsi dal virus

di MICHELE BOCCI

La circolazione del virus cresce nel resto d’Europa e l’Italia valuta di proteggersi, secondo lo schema già adottato per Spagna, Croazia, Grecia e Malta. Visto che la situazione più pesante in questo momento è in Francia, l’idea è quella di imporre il tampone anche a tutti coloro che rientrano da quel Paese. Questa volta però, diversamente da quanto fatto per gli altri quattro Stati, scatterà la reciprocità. Significa che anche coloro che andranno Oltralpe dall’Italia dovranno fare il test. Tra l’altro la stessa cosa dovrebbe succedere anche a chi si reca in Spagna.

Ad annunciare la novità è stata ieri la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. «C’è già un’interlocuzione avviata da ministro della Salute, Roberto Speranza, con il governo francese — ha detto — Si sta valutando il tema della reciprocità. Non solo con la Francia, lo si sta immaginando anche con la Spagna, cioè tamponi di controllo in andata e uscita. Io credo che questa possa essere una scelta che tutela».

Ma ci si muove anche per fare controlli su spostamenti interni. Da domani nei porti toscani di Piombino e Livorno saranno attivi punti per fare i tamponi a chi rientra dalla Sardegna e parte per l’isola. La Toscana si muove dopo il Lazio ma ha deciso di andare oltre, perché il test sarà proposto, indipendentemente da mete e zone di provenienza, anche nelle stazioni più importanti.

Risale al 12 di agosto l’atto con il quale Speranza ha imposto il tampone a italiani o stranieri che rientrano da Croazia, Grecia, Spagna e Malta. Per il resto degli Stati che fanno parte di Schengen, più il Regno Unito ed escluse Bulgaria e Romania, non è prevista al momento alcuna precauzione. Per chi arriva invece fuori da quell’area è richiesto l’isolamento fiduciario di 14 giorni in Italia.

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