La Toscana fa “tremare” Conte. Perché si può ribaltare la Storia

Francesco Curridori

Dopo l’Emilia Romagna anche la Toscana diventa, per la prima volta, contendibile per il centrodestra.

L’eurodeputata ed ex sindaco di Cascina, Susanna Ceccardi, è in gara appoggiata dalla Lega, FdI, Forza Italia e la lista Toscana civica. Alla sua destra il consigliere regionale Roberto Salvini, dopo essere stato espulso dal Carroccio, scende in campo con il Patto per la Toscana. Il centrosinistra schiera il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, un piddino con un passato nei socialisti appoggiato da Pd, Italia Viva-+Europa, Europa Verde, Sinistra Civica Ecologista, Orgoglio Toscana e Svolta! Alla sua sinistra si candidano Marco Barzanti per il Partito Comunista Italiano, Salvatore Catello per il Partito Comunista e il consigliere comunale di Firenze Tommaso Fattori per Sì Toscana a Sinistra. Il M5S schiera la consigliera regionale Irene Galletti, mentre Tiziana Vigni è la candidata novax del Movimento 3V.

I risultati precedenti e i sondaggi attuali

Nel 2015 Enrico Rossi fu rieletto col 48% dei voti, davanti al candidato sovranista Claudio Borghi che, sostenuto dalla Lega e da Fratelli d’Italia, si fermò al 20%. In terza posizione, col 15% arrivò il grillino Giacomo Giannarelli, mentre il forzista Stefano Mugnai ottenne il 9% e Tommaso Fattori il 6,3%. Secondo un sondaggio effettuato da Tecnè per l’agenzia Dire, stavolta, lo scarto tra le due principali coalizioni è inferiore ai dieci punti percentuali. Giani viene dato tra il 44 e il 48%, mentre alla Ceccardi, che nel 2016 espugnò la rossa Cascina col 50,3% dei voti, viene assegnato una percentuale tra il 38,5% e il 42%. La grillina Galletti si fermerebbe tra il 6 e il 10%.In Toscana la partita è aperta. Un sondaggio spaventa la sinistra

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