Cottarelli: “Da taglio parlamentari più danni che risparmi”
“Manomettere la Costituzione per una cosa davvero poco rilevante, specie in un momento in cui il Paese avrebbe bisogno di riforme importanti per ripartire, costituisce un precedente molto rischioso”. Così a Repubblica Carlo Cottarelli spiega perché voterà No al referendum del prossimo 20 e 21 settembre. Cottarelli nella scorsa legislatura, da commissario del governo alla revisione della spesa, inserì la riduzione del numero degli eletti fra le ricette per abbattere la spesa pubblica.
“La mia proposta – afferma – prevedeva una riforma complessiva del bicameralismo con l’abolizione del Senato, utile ad accelerare il processo legislativo e a restituire efficienza, non un taglio lineare che, oltre a essere controproducente sotto il profilo della funzionalità delle Camere, è pure inutile”.
La ratio dell’intervento della proposta 5 Stelle, invece, “mi pare una sola: risparmiare. Ma il risparmio, in questo caso – specifica – ammonta a circa 57 milioni l’anno”. Ovvero, “lo 0,007 per cento della nostra spesa pubblica. Pari a un euro all’anno per ciascun italiano: il prezzo di un caffè. Non si stravolge la Costituzione per un beneficio tanto irrisorio: farlo non è solo pericoloso, è stupido”.
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