Vino, vendemmia 2020 vista in lieve calo ma l’Italia manterrà il primato mondiale

MILANO – Una stima di produzione di circa 47,2 milioni di ettolitri di vino, in calo di circa l’1% rispetto al 2019 e il 4% della media delle ultime cinque vendemmie. Numeri che risentono della congiuntura economica e della conseguente misura di riduzione volontaria delle rese messa in campo dal Governo, oltre a quelle operate da molti Consorzi di tutela, che dovrebbero confermare il primato produttivo mondiale dell’Italia anche per il 2020, con la Francia in crescita ma alle spalle con 44-45 milioni di ettolitri e poi ancora la Spagna ormai quasi appaiata ai transalpini.

Leggero aumento (+3,1%) del Nord con 26 milioni di ettolitri, una lieve riduzione nel Centro e un significativo decremento del 7% di Sud e Isole: questo lo spaccato lungo lo Stivale. Il Veneto si conferma in testa, poi Puglia, Emilia Romagna ed Abruzzo: il 65% di tutto il prodotto nazionale del 2020 arriverà da qui. Due casi-limite: il declino previsto del 15% in Toscana e il +18% previsto in Sardegna che emerge da una siccità nel 2019.

Sono le previsioni sulla vendemmia del 2020 che Fabio del Bravo di Ismea ha rilasciato in mattinata nell’ambito dell’Osservatorio del Vino con Assoenologi e Unione italiana vini. Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione italiana vini, ha introdotto le previsioni ricordando come il momento sia complesso per il comparto per gli ovvi effetti della pandemia: chiusura dell’export e del canale di vendita horeca (ristoranti, bar, alberghi) non sono certo stati compensati dai consumi attraverso l’online.

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