Disoccupazione Usa meglio di attese, ma Nasdaq piega i listini. Piazza Affari chiude a -0,8%

di Andrea Fontana e Stefania Arcudi

Le ultime da radiocor

Il secondo ko in due giorni del Nasdaq (dopo il -5% della vigilia) e dei big tecnologici (Facebook, Apple, Amazon, Netflix, Alphabet e Microsoft perdono tutti tra il 4% e il 5%) accompagnato dall’impennata della volatilità sia in Europa sia nell’azionario Usa spaventa le Borse europee che archiviano la settimana in perdita: Francoforte è stata la peggiore scivolando del 1,6%, mentre Parigi, Londra, Zurigo e Milano hanno ceduto poco meno dell’1%. Piazza Affari in particolare ha terminato le contrattazioni a -0,82%: dopo i fasti di agosto quindi la prima settimana di settembre si chiude con un complessivo -2,3% per il Ftse Mib. Non è bastato il calo oltre le attese della disoccupazione americana (8,4% ad agosto con 1,37 milioni di posti di lavoro creati) né la corsa dei bancari innescata dalle trattative in Spagna tra Bankia e Caixabank per arrivare a una aggregazione, anche se questo ha permesso a Madrid di limitare le perdite allo 0,3%. La rapida fuga dai titoli tecnologici, dopo i continui record di qualche giorno fa, si è fatta sentire anche sugli altri listini prima di una settimana che si aprirà senza Wall Street ferma per il LaborDay.

Negli Usa creati 1,37mln di posti di lavoro ad agosto

Il mese scorso è stato registrato un aumento dell’occupazione statunitense maggiore del previsto, grazie al fatto che molte aziende hanno riaperto dopo l’emergenza coronavirus; la disoccupazione è scesa più delle attese, dopo essere passata in due mesi dai minimi degli ultimi 50 anni ai massimi dalla Seconda guerra mondiale, a causa della pandemia di nuovo coronavirus. Negli Stati Uniti, ad agosto sono stati creati 1,371 milioni di posti di lavoro, mentre gli analisti attendevano una rialzo di 1,321 milioni; il dato di luglio è stato rivisto da 1,763 a 1,734 milioni, quello di giugno da 4,8 a 4,781 milioni. La disoccupazione è scesa dal 10,2% (confermato) all’8,4%, contro attese per un 9,8%. I salari orari medi sono aumentati dello 0,37%, o 0,11 dollari, a 29,47 dollari; rispetto a un anno prima, sono aumentati del 4,65%, contro attese per un 4,5%. La settimana media lavorativa è aumentata di 0,1 ore a 34,6 ore. La partecipazione della forza lavoro è salita al 61,7%, a 1,7 punti percentuali di distanza dai livelli di febbraio, prima dell’inizio della pandemia di coronavirus.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.