Barbara Berlusconi e il Covid: «Non sono un’untrice, contro di me un trattamento disumano»

di Angela Frenda

Barbara Berlusconi e il Covid: «Non sono un'untrice, contro di me un trattamento disumano»

«Un trattamento disumano, quello che mi stanno riservando». In una giornata di grande preoccupazione per la salute del padre, chiusa a Villa Certosa dove è ancora in quarantena insieme con i suoi figli, Barbara Berlusconi avrebbe solo voglia di rinchiudersi a riccio con tutto e tutti. Non le piace quello che ha letto sui giornali venerdì mattina: lei dipinta come la persona che ha trasformato in cluster la residenza sarda del Cavaliere.
Ma, soprattutto, la primogenita di Berlusconi e di Veronica Lario non condivide il modo in cui tutta la vicenda è stata gestita e interpretata, addossando a lei responsabilità pesanti e, a suo parere, ingiuste. Così, alle pochissime persone alle quali ha risposto al telefono non ha fatto che ribadire il proprio pensiero: «Nei giorni in cui vivo momenti di grande angoscia per la salute di mio padre penso sia disumano essermi trovata su tutti i media come l’untrice ufficiale della persona a cui voglio più bene. Vorrei proprio capire su quali basi sono stata indicata con certezza come la responsabile. Tra l’altro, i tempi e i ripetuti tamponi negativi fatti da mio padre dimostrano il contrario. La caccia all’Untore è una cosa da Medioevo, e la trovo umanamente inaccettabile oltre che scientificamente indimostrabile».

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