Roma, niente mascherine e attività a ‘bolle’: le nove cose da sapere prima di portare i bambini al nido
di VALENTINA LUPIA
Tra patti di corresponsabilità, ingressi e uscite scaglionati e giochini da lasciare a casa, riaprono domani le porte dei 212 nidi a gestione diretta del Comune e i 193 in convenzione. Tra le novità del nido post-Covid, ci sono anche la misurazione della febbre, l’impossibilità per gli accompagnatori di entrare nella struttura, i dispositivi di protezione individuali per educatrici e altri operatori, i lavori a piccoli gruppetti stabili. E la prima rata, che ha valore d’iscrizione, scade il 18 settembre. Ecco quindi dieci cose da sapere necessariamente per la riapertura dei nidi.
I GENITORI DEVONO FIRMARE UN PATTO DI CORRESPONSABILITÀ.
Prima dell’inizio della frequenza le famiglie saranno invitate a firmare un Patto di corresponsabilita? nel quale si impegnano ad attenersi alle indicazioni contenute nel documento “Proposte e criteri per i servizi educativi e scolastici 0-6”, a cura della Task Force Scuola di Roma Capitale, nel rispetto degli interventi e delle misure di sicurezza per la prevenzione e il contenimento della diffusione di Sars-Cov-2. Non solo: genitori e operatori, quotidianamente, devono firmare su un apposito registro, dichiarando la sussistenza delle condizioni di salute necessarie per l’accesso al servizio, previa igienizzazione delle mani.
ALL’INIZIO L’ORARIO È RIDOTTO.
I nidi apriranno all’utenza (solo vecchi iscritti) il giorno 9 settembre 2020 con orario 8/14 fino al 9 ottobre. Il tempo pieno sara? attivato dal 12 ottobre 2020. I nuovi utenti potranno iniziare a frequentare, secondo il piano di inserimento concordato con le educatrici, dal 16 settembre 2020.
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