Roma, niente mascherine e attività a ‘bolle’: le nove cose da sapere prima di portare i bambini al nido
L’INGRESSO E L’USCITA DEI BAMBINI SONO SCAGLIONATI.
Nella stragrande maggioranza dei nidi, i bambini dovranno entrare e uscire a scaglioni. Mamme e papà, dunque, non avranno più un ampio arco di tempo per lasciarli nelle mani delle educatrici. Ove possibile, sono stati individuati percorsi differenziati di entrata e uscita per ridurre al minimo il rischio di mixing.
GLI ACCOMPAGNATORI NON POSSONO ENTRARE AL NIDO.
Mamme, papà, nonni, zii, fratelli e sorelle maggiori: dovranno rimanere tutti fuori. Al nido entrano solo bambini e operatori. Il punto d’accoglienza sarà quindi all’esterno: di regola, appena entrati nella struttura, ma prima di accedere alla propria sezione, i bambini devono togliere le scarpe, indossando pantofole o antiscivolo. Ma alcune educatrici stanno chiedendo alle famiglie di portarsi via le scarpe, come anche la giacca. Una scelta che non convince però i genitori, che dovrebbero acquistare più vestiario e accessori per i bambini qualora non fosse sempre la stessa persona ad accompagnare e ad andare a prendere il bambino.
L’AMBIENTAMENTO DEI NUOVI ISCRITTI È CON UN SOLO GENITORE (MEGLIO SE ALL’APERTO).
Per l’ambientamento dei nuovi iscritti, se le condizioni lo permettono, può entrare un solo genitore, preferibilmente sempre lo stesso, in orari scaglionati e possibilmente in spazi esterni, come giardini e cortili.
NON SI POSSONO PORTARE GIOCHI O ALTRI OGGETTI DA CASA.
L’orso Teddy, le macchinine, la bambola, i colori preferiti dovranno rimanere a casa. Con sé, ogni piccolo alunno potrà portare solo un cambio di vestiti, qualora dovesse averne bisogno: alcuni nidi richiedono rigorosamente in sacchetti sterili. Si può portare anche un pacco di pannolini integro, da igienizzare all’ingresso nella struttura. Il ciuccio è ad uso esclusivo del servizio. Ai giochi penserà il nido: prima di passare da un gruppo all’altro saranno igienizzati.
VIENE MISURATA LA FEBBRE (A TUTTI).
Ogni giorno è prevista la rilevazione quotidiana della temperatura corporea per tutti i bambini, ma anche per le educatrici, gli operatori e gli accompagnatori, anche se questi ultimi rimangono fuori. In caso di temperatura corporea superiore ai 37,5°C o di sintomi febbrili e/o respiratori e/o gastrontestinali riconducibili all’infezione da Covid-19, del bambino o del genitore/accompagnatore, il bambino non potrà accedere alla struttura.
I BAMBINI NON DEVONO INDOSSARE LA MASCHERINA.
Fino ai 6 anni non si indossa la mascherina, pertanto sono esentati anche i piccoli. Ma educatori, operatori, genitori e chiunque abbia dai 6 anni in su è tenuto a indossarla. Le educatrici dovranno indossare la visiera durante il cambio del pannolino (qui anche i guanti) e quando si mangia.
SI LAVORA “A BOLLE”.
Ogni educatrice può lavorare solo con gli stessi (al massimo sette) bambini. Lei non si occuperà di altri gruppetti, né tantomeno i piccoli verranno spostati da un gruppo all’altro. Le educatrici per ogni “bolla” sono due. Un numero che preoccupa i sindacati: “Se una delle due si ammala, chi la sostituisce?”, chiedono i lavoratori.
REP.IT
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