Scuola, 13mila lavoratori trovati positivi: ecco chi si può definire «fragile»

I professori

È il nodo più problematico. Il ministero dell’Istruzione parla di 60 mila supplenti da nominare, a cui aggiungere le deroghe sul sostegno. La Cisl smentisce: «Sono 206 mila le caselle da riempire». Le nomine sono partite ieri, dagli uffici scolastici provinciali, ma da lunedì si comincerà a chiamare dalle graduatorie di istituto i supplenti e l’organico Covid. «Sarà difficile spiegare alle famiglie e agli studenti che ci vorranno diverse settimane prima di cominciare con un docente in classe», sottolinea Maddalena Gissi (Cisl). E c’è il problema dei «prof fragili» che potrebbero ulteriormente far lievitare le cattedre da coprire. Ieri sera è stato definito il vademecum per i presidi. Il lavoratore che presenta una patologia grave potrà essere dichiarato idoneo al lavoro, ma con prescrizioni (maggiori misure di sicurezza), o inidoneo temporaneamente: nei casi rischiosi, il prof rimarrà a casa in malattia; negli altri, sarà adibito a diverse mansioni.

Le mascherine

Fino a ieri le scuole ne hanno ricevute 41 milioni, entro lunedì ne verranno consegnati altri 77 milioni, una «quantità sufficiente per due ulteriori settimane di lezione», assicura Arcuri. Dal 14 ne verranno fornite 11 milioni al giorno. Non si potranno distribuire all’ingresso, per il rischio di assembramento. Quindi gli studenti dovranno averne una personale per entrare. E quindi, come verranno consegnate? «Decideranno i presidi», chiosa Giannelli. Per ora, questo è l’ultimo dei problemi.

CORRIERE.IT

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