Firenze, Renzi in una Leopolda speciale: “La Toscana non prende lezione da Salvini”
Davanti a un popolo della
Leopolda rarefatto e distanziato per via della pandemia, Matteo Renzi,
leader di Italia viva si cala subito nella campgna elettorale: “Oggi
abbiamo due modelli diversi di sviluppo. Mi dicono: ‘Giani nella dirette
Facebook va peggio della Ceccardi’, ma dobbiamo eleggere il governatore
della Toscana, non il social media manager. E la questione non è se
Giani è bravo a spippolare, è se l’idea che noi abbiamo di Toscana si
concilia con una parlamentare che siede in Europa con Marine Le Pen, con
quelli che vogliono uscire dall’Europa, che non vogliono il Recovery
fund. Se la giochiamo sulla base degli influencer è a rischio, se la
giochiamo sulla politica la vinciamo noi. Non stiamo a piangerci
addosso”.
E poi sferza: “Anche agli amici della coalizione dico basta guardare ai
sondaggi. Innanzitutto perché nei sondaggi siamo in testa. Bisogna
ritrovare la grinta e la passione per la politica”. Sull’11 settembre
azzarda: “Penso che il Covid sia l’11 settembre della nuova generazione.
In Toscana abbiamo gestito l’emergenza meglio di altri. Spieghiamolo
bene a Salvini e alla sua adepta Ceccardi che noi abbiamo rispetto di
tutti, ma non prendiamo lezioni sulla gestione del Covid”.
Sul piano nazionale dice: “Aver mandato a casa Salvini e Meloni ci ha
permesso di recuperare un luogo in Europa e di prendere i 209 miliardi
che non avremmo mai preso”. E anche se l’accordo con il M5s “ci è
costato una robusta dose di Malox, è stato un bene per l’Italia. La
partita però ce la giochiamo ora”, se cioè “riusciremo o meno a spendere
quei soldi”.
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