Scadenze fiscali, settembre da incubo. In 15 giorni 270 versamenti
Ma senza un sistema fiscale “più semplice e meno esoso” (un sistema che costa solo in burocrazia 3 miliardi l’anno alle Pmi) e “una forte iniezione di liquidità”, lancia l’allarme il segretario della Cgia Renato Mason “il mondo delle micro e piccole imprese rischia una moria senza precedenti con tanti artigiani e piccoli commercianti allo stremo”.
Allo stremo per una situazione che, avverte Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Milano, sta diventando “ingestibile”. I commercialisti milanesi hanno chiesto un rinvio e le dilazioni delle scadenze di settembre. Oltre a quanto già previsto per gli adempimenti sospesi nei mesi scorsi per la pandemia, e prorogati a mercoledì 16, per cui si potrà versare il 50% di quanto dovuto anche in quattro rate entro dicembre e il restante 50% in 24 rate a partire dal 16 gennaio. Quello che la presidente dei senatori di FI Anna Maria Bernini definisce un “settembre nero, è così che il governo aiuta a ripartire le imprese in ginocchio“, va esattamente in direzione contraria, per Caradonna, alla tanto promessa semplificazione fiscale. Senza contare che le 270 scadenze si sommano al sovraccarico di lavoro per la richiesta (spesso complessa) dei bonus varati per l’emergenza Covid.
Che nel caso delle spese di sanificazione, di fronte a domande per quasi 1,3 miliardi e una dote di 200 milioni, ha portato l’Agenzia delle Entrate a ridurre il credito d’imposta dal 60 al 15,6%. “Un’autentica beffa – denuncia il segretario generale dell’Unione artigiani di Milano e Monza-Brianza Marco Accornero – che si aggiunge al gravissimo danno sofferto dalle imprese in questi mesi e che aggrava ulteriormente una crisi che sta divampando”. Le risorse dei bonus, conclude Caradonna, forse sarebbe stato meglio destinarle in parte al rinvio e alla dilazione di imposte e contributi perché “chi ha liquidità non usa le proroghe, chi è in difficoltà non poteva pagare prima e neppure adesso”. Ma ci sarà l’invocato rinvio? “A ora non ci sono riscontri, speriamo in un’illuminazione sulla via di Damasco…”.
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