Coronavirus, Locatelli: «La scuola non apre per richiudere, ma le famiglie siano responsabili»

I bambini possono però passare il virus agli anziani. L’età media dei nuovi positivi è in salita, da 30 a 40.
«È l’effetto del dopo vacanze. La popolazione sopra i 70 anni contagiata è passata dal 6,4 per cento nella settimana dal 10 al 23 agosto al 7.2 del periodo 24 agosto-6 settembre. Abbiamo il dovere di non continuare lungo questa china. Un piccolo ma evidente incremento da non sottovalutare si nota nei ricoveri in terapia intensiva. A luglio i pazienti in rianimazione erano meno di 50, ora sono quasi 200. È evidente che il virus ha la stessa capacità di indurre problemi gravi e fatali. Ma la scuola, ripeto, è nelle condizioni di non contribuire a peggiorare la situazione».

Martedì il Cts esprimerà un parere sulla proposta di portare la quarantena da 14 a 7 giorni. Cosa prevede?
«Verrà fatta una riflessione in base all’evidenza scientifica per capire quale sarebbe l’impatto della riduzione. La Francia ha già deciso in questo senso, ritenendo che portare la quarantena a 7 giorni abbia un effetto limitato sul rischio di trasmissione, in quanto la massima contagiosità la si osserva nei primi 5 giorni dopo la positività del tampone. Noi saremo prudenti e scrupolosi valutando tutte le evidenze disponibili. Sarà una scelta esclusivamente scientifica che prescinde da valutazioni di tipo economico e sociale. Non spettano a noi».

Perché la febbre va misurata al bambino prima di uscire di casa?
«La misurazione direttamente a scuola si può fare in piccoli istituti, quando il numero degli alunni è alto si creano assembramenti. Inoltre il bambino che esce di casa con 38 di febbre è contagioso. C’è chi obietta, e se poi il genitore lo porta ugualmente a lezione anche con la febbre? Ho troppa stima dei genitori per sospettare che lo facciano».

La sperimentazione sul vaccino può ripartire. È un sospiro di sollievo?
«Ottima notizia. Il vaccino di AstraZeneca, messo a punto dall’università di Oxford e preparato dall’Irbm, è in fase avanzata. Questo episodio di stop temporaneo dimostra la serietà del processo di validazione dei vaccini e dovrebbe convincere chi li guarda con sospetto a fidarsi. La sicurezza è fondamentale anche quando si sarebbe portati a bruciare i tempi per rispondere all’emergenza».

Lei insegna pediatria alla Sapienza. È contento di ricominciare le lezioni dal vivo?
«Felice. Le lezioni in presenza sono un arricchimento per studenti e docenti. Niente può sostituirle sul piano dell’efficacia».

CORRIERE.IT

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