Regionali 2020, i curricula di tutti i candidati: ecco le loro vere competenze
di Milena Gabanelli e Simona Ravizza
Con il voto del 20-21 settembre i cittadini di Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia decideranno a chi consegnare le chiavi delle loro regioni. Ma quali sono i poteri del Presidente che andranno ad eleggere? Dalla riforma costituzionale del 1999 con cui è stata decisa la sua elezione diretta e con la modifica del Titolo V del 2001, chi guida una Regione incide pesantemente sulle vite di tutti noi (vale anche per la Valle d’Aosta, di nuovo al voto dopo due anni, ma qui il Presidente viene votato all’interno del Consiglio regionale).
I poteri di un Presidente
I bilanci regionali valgono 16 miliardi per il Veneto, 7 per la Liguria, 15 per la Toscana, 5 per le Marche, 25 per la Campania e 14 per la Puglia. Fino all’80% sono spesi per la Sanità che vuol dire decidere quali ospedali aprire e quali chiudere, chi mettere ai vertici, se potenziarli per ridurre i tempi di attesa o allargare gli accreditamenti agli imprenditori della sanità privata, quali servizi sociosanitari garantire sul territorio, chi deve ricevere i soldi per la ricerca. Poi c’è il trasporto pubblico locale il cui funzionamento dipende dalle gare per scegliere le società che lo devono gestire, da come vengono definite le tratte di percorrenza, dai trasferimenti dei finanziamenti ai Comuni (metro e gomma) o alle società che gestiscono i treni regionali.
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