Elezioni in Toscana la madre di tutte le battaglie. Governo e Pd tremano, la Lega ci crede
Il centrosinistra corre ai ripari. Il Pd ha messo la ’museruola’ ai sindaci, da Nardella al pratese Biffoni, che chiedevano il congresso, ha organizzato una mobilitazione con 500 gazebo, ha richiamato dalla panchina il governatore uscente Enrico Rossi per fare il tifo per il suo successore. La coalizione di centrosinistra è stata scossa da Renzi che vuol dimostrare che Italia Viva sarà determinante per la vittoria: “Forza, dobbiamo conquistare 10mila voti che fanno la differenza”, ha tuonato l’ex premier. E per aumentare il peso specifico del sostegno si è anche abbracciato con Carlo Calenda arrivato in fretta e furia in Toscana: “Non siamo presenti alle elezioni con ’Azione’, ma lottiamo contro Salvini”, ha detto.
Insomma tutti coinvolti, i conti si fanno alla fine. Perché la Toscana è ormai la battaglia di tutte le battaglie. Ne va del futuro della Regione, ma anche delle sorti del segretario nazionale Pd Nicola Zingaretti, accerchiato dalle richieste di congresso e dai maldipancia della base per la sinergia giallorossa. Anche il destino del governo Conte potrebbe essere influenzato dal ribaltone in Toscana, se si arrivasse a un 6 a 1 (unica vittoria dalla Campania). Ma la Toscana capitale segnerà anche il futuro immediato di Matteo Salvini, il leader del Carroccio, presente eccome, ma con un profilo completamente diverso da quello in Emilia nel gennaio scorso. Più spazio a Susanna Ceccardi, più spazio ai temi locali, niente citofonate, tanto che ha annullato anche il volo col paracadute.
Zaia vincerà a valanga in Veneto e la leadership leghista potrebbe essere meno solida, gli equilibri nel centrodestra potrebbero essere rimescolati con Fd’I che proprio in Toscana è dato in doppia cifra, un vero e proprio boom. Gli eredi del partito di Almirante sarebbero la terza forza in Toscana, dopo Pd e Lega. Basta questo per dire che ai toscani interessa l’antifascismo, ma anche come sbarcare il lunario nella fase post Covid che ha messo in ginocchio le città d’arte, Firenze in testa.
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