Ripartenza in salita per la scuola, ora gli esami più duri
LE CATTEDRE – Assunzioni lente, mancano 100mila docenti
Delle 85.000 richieste di assunzioni annunciate dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ad agosto ne sono andate a buon fine soltanto 23.000, cioè meno di una su tre. In ritardo è il cosiddetto organico Covid: il secondo decreto di ripartizione è stato registrato dalla Corte dei conti solamente nelle ultime ore. Non resta quindi che affidarsi ai supplenti storici, arrivati alla cifra di circa 200mila. La carenza di docenti è soprattutto nelle regioni del Nord: in attesa che sia completato il ciclo delle nomine, servirebbero quasi centomila insegnanti in più. L’Associazione Nazionale presidi segnala il caso di un istituto comprensivo di Roma dove manca il 50% degli insegnanti. «Una situazione che in realtà riguarda molti istituti», precisa l’Anp. Problemi soprattutto per i docenti di sostegno e di materie scientifiche.
GLI ISTITUTI – Per trovare un’aula si va pure in chiesa
Gli
spazi sono stati un grande esercizio di fantasia e buona volontà. In
particolare mancano i luoghi dove sistemare le classi garantendo le
distanze necessarie. A Roma in molti istituti del centro storico è stato
impossibile fare lavori per ampliare o modificare le classi perché
ospitate in palazzi storici tutelati dal vincolo dei beni culturali. In
tutt’Italia le lezioni si tengono dove possibile, dalle palestre alle
cappelle delle chiesa (come è successo a Torino in San Rocco), dai
teatri ai monumenti.
Nelle scuole sono stati requisiti palestre, laboratori, aule magne e mense, privando così gli istituti degli spazi diversi dalle classi. E in diversi casi i genitori hanno dato un aiuto come architetti che hanno reinventato gli spazi, falegnami per metterli a posto e persino mediatori alla ricerca di immobili o finanziatori.
LA STAMPA
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