Recovery fund, nelle linee guida del governo entra anche la cultura: il documento integrale in pdf
Le macro aree di intervento restano sei, con quale ritocco: digitalizzazione e innovazione, voce alla quale si aggiunge anche la competitività del sistema produttivo. Poi rivoluzione verde, infrastrutture per la mobilità, equità sociale, salute. Resta anche istruzione e formazione, ma qui aggiungono ricerca e cultura.
Si conferma, come detto, l’attenzione sull’equità sociale, di genere e territoriale. Per raggiungere l’obiettivo si parla di creazione di posti di lavoro e tutela del reddito, oltre a politiche attive anche a favore dell’occupazione giovanile, dal contrasto al lavoro sommerso all’ «empowerment femminile» con percorsi di formazione, occupabilità e autoimprenditorialità a favore delle donne e con l’obiettivo di ridurre il gender pay gap. Centrali il Family Act «raccordato alla riforma dell’Irpef» e l’attuazione del Piano Sud 2030.
L’obiettivo è concentrare le risorse su pochi grandi progetti per evitare di disperdere le risorse, in modo da arginare la valanga di progetti (557 per oltre 677 miliardi di euro) arrivati da singoli ministeri. Confermate anche le riforme che dovrebbero accompagnare il piano, tutte da completare entro l’anno prossimo: fisco, giustizia, lavoro e pubblica amministrazione
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