Il ritorno di Di Battista (per far perdere Emiliano)
Era nell’aria. Circolavano voci, fino a quando poi è arrivata la conferma ufficiale: “Ci sarò perché Antonella lo merita e non posso mancare in Puglia”. Alessandro Di Battista venerdì sera chiude la campagna elettorale a Bari al fianco di Laricchia, la candidata grillina che ha rifiutato ogni tipo di accordo con il presidente uscente Michele Emiliano. Lo stesso premier Giuseppe Conte aveva auspicato un’alleanza sul territorio tra i due partiti di governo esponendosi non poco. Ma nulla da fare.
Il Movimento corre da solo, consapevole che una vittoria sia impossibile, ma nello stesso tempo sa di avere la forza per depotenziare il Pd, anche se una parte dei pentastellati, quella cosiddetta più governista, ha detto che voterà per il candidato dem. E quindi per dare un colpo al governo e un colpo ad Emiliano, l’ex deputato combat per eccellenza sceglie la Puglia per tornare sul palco, l’unico luogo dove i 5Stelle possono fare male ai dem, e quindi all’esecutivo stesso. In fondo non è un mistero che Dibba e anche Davide Casaleggio non abbiano mai guardato di buon occhio il secondo governo Conte.
C’è in gioco molto in questa regione, considerata da molti come l’Ohio italiano di queste elezioni regionali. Ci sono non solo gli equilibri di governo ma anche quelli all’interno del Movimento. E infatti i grillini si preparano già al day after, al giorno dopo il risultato elettorale che porterà poi verso gli Stati generali. “Entro un mese si faranno, bisognerà vedere come”, riferiscono coloro che temono come tutto possa ridursi a un voto online. Luigi Di Maio spinge per la prima volta davvero sull’acceleratore e, in campagna elettorale nella sua Campania, ha spiegato che “dopo le elezioni M5s deve convocare Stati generali e lavorare a una leadership. Leadership non vuol dire necessariamente leader ma è anche un organo collegiale, questo poi lo decideremo”. È per questa seconda opzione che propende l’ex capo politico: a una segreteria allargata e a tornare in campo. In fondo, come fanno notare alcuni parlamentari: “Si sta spendendo tanto in questa campagna elettorale e ci sta mettendo la faccia, soprattutto sul referendum”.
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