Regno Unito, nuovo lockdown per 10 milioni di persone. E anche a Londra torna l’incubo chiusure
Ma il governo di Londra sembra in realtà in pieno panico: e filtra la notizia che se nel giro di due settimane i contagi non dovessero rientrare, scatterebbe un nuovo lockdown su base nazionale, inclusa la raccomandazione a lavorare sempre da casa. Quest’ultima marcia indietro sarebbe particolarmente dolorosa – e disastrosa per l’economia – visto che il governo ha cercato di convincere a tornare in ufficio i riottosi cittadini, che ormai si sono in grande maggioranza adagiati più che bene nello smart working.
La preoccupazione di Downing Street è che la situazione sfugga di mano e la Gran Bretagna resti vittima di una seconda ondata, un po’ come è successo in Spagna: perché in realtà il livello dei contagi – e ancor più quello dei ricoveri in ospedale e dei decessi – è lontanissimo dai picchi di marzo-aprile. Ma Johnson, dopo tante incertezze e pasticci nella gestione della pandemia, stavolta non vuole prendere rischi. Tanto più che la tendenza che emerge in tutta Europa è tutt’altro che rassicurante. Anche in Germania, Paese modello nella gestione del contagio, il virus sta rialzando la testa: ieri i nuovi casi hanno superato quota duemila, una soglia che non si vedeva da tempo. E in Francia il ministro della Sanità ha ammesso che i ricoveri in terapia intensiva stanno crescendo a livello preoccupante.
«È una situazione molto grave quella che si sta verificando» in Europa, dove i nuovi casi settimanali di coronavirus «hanno superato quelli segnalati quando la pandemia ha colpito per la prima volta a marzo», ha detto Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Oms. «Oltre metà dei Paesi europei – ha sottolineato nel corso di un briefing online – hanno registrato aumenti di oltre il 10% nelle ultime due settimane e in sette Paesi l’incremento è stato pari a più del doppio». Questi numeri, ha concluso, rappresentano un «trend allarmante» e «devono essere una sveglia per tutti» L’ Oms è anche preoccupata per la riduzione dei periodi di quarantena nei vari Paesi.
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