Covid in Italia, il professor Galli: il lockdown ci sta ancora proteggendo, ma l’equilibrio è fragile
Sta arrivando una grande seconda ondata in Italia?
«Confido nel fatto che possa non verificarsi. Dobbiamo però essere in grado di contenere i nuovi focolai».
Ieri la Francia ha contato 15.800 casi, la Spagna 12mila, l’ Italia duemila. Perché queste differenze?
«La situazione nei Paesi attorno a noi è allarmante. Non è chiaro perché, ma ho una mia opinione».
Massimo Galli, primario di Malattie infettive all’ ospedale Sacco di Milano, ci aiuta a interpretare numeri e andamenti relativi all’ epidemia di coronavirus.
Professore, cosa diceva a proposito delle differenze con gli altri Stati?
«La mia personale impressione è che il lockdown per come lo abbiamo vissuto e sofferto, più rigoroso che altrove, abbia limitato la circolazione del virus in alcune parti d’ Italia. Parecchie regioni non hanno avuto nuovi casi per un determinato lasso di tempo. Quell’ intervento radicale ci ha dato una sorta di onda lunga di protezione, ma l’ equilibrio è fragile».
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