Presidi in trincea. La solitudine dei numeri uno
C’è un problema e uno pensa: chiedo la soluzione. Errore. Alcune Asl sono contattabili solo via email. Demenziale. L’emergenza gestita con posta elettronica assomiglia alla ricostruzione post sisma affrontata con procedure da tempi normali. ll Paese reale e il Paese irreale. Poi ci sono medici che si irrigidiscono se la scuola segnala presunti casi sospetti. Che fare? Qualcuno azzarda ai genitori la richiesta di una autodichiarazione. C’è chi dice sì, altri no. E il docente rimasto a contatto con l’allievo? Va in quarantena? E come va giustificata? Più domande che risposte. Intanto in Italia sono 400 gli istituti colpiti dal contagio e 75 già chiusi. Domattina si ricomincia. Il preside alle 7,45 percorre il corridoio della scuola. Saluta gli studenti e porta il dito alla mascherina indicando di alzarla a chi la tiene abbassata. Nuovi problemi, nuove mansioni.
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