Aerei, sfiorata la collisione in volo tra due Boeing di Ryanair. Il rapporto choc spagnolo
Un controllore fresco di ferie, un altro appena entrato in servizio, un sistema anti-collisione a terra malfunzionante per tre volte in due giorni e una doppia indicazione identica che invece di risolvere il problema l’ha accentuato. Gli ingredienti per uno scontro in aria a 645 chilometri orari c’erano tutti sopra i cieli della Spagna. E se non fosse stato per un altro controllore — di turno in Francia — si è rischiato di assistere al peggior incidente della storia d’Europa da trent’anni a questa parte con 344 morti innocenti. Il tutto in un momento in cui non c’era nemmeno tanto traffico.
La vicenda
È quello che si legge nell’informativa tecnica della commissione spagnola di indagine per gli incidenti nell’aviazione civile (Ciaiac) pubblicata di recente, ma che riguarda una vicenda del 2 ottobre 2018, poco prima delle tre del pomeriggio, che ha visto coinvolti due Boeing 737 della principale low cost europea, Ryanair, uno partito (sigla EI-FRY) da Santiago di Compostela e diretto a Palma di Maiorca con 184 persone a bordo, l’altro (EI-DWW) decollato da Siviglia con 160 individui e con destinazione Tolosa. I velivoli sono arrivati a una distanza minima allarmante per gli standard di 4.200 metri in orizzontale e un centinaio di metri in verticali.
Il secondo episodio
È il secondo episodio del genere — e nel giro di poco più di un mese — sopra lo spazio aereo iberico: il 10 novembre di quello stesso anno per 19 secondi è stata sfiorata un’altra collisione in quota e sempre per colpa di un controllore di volo che da terra ha innescato la serie di eventi che ha portato a un incontro fin troppo ravvicinato tra due aerei (un Embraer di Air Europa decollato da Venezia e un Airbus A320 di Wizz Air partito da Craiova) entrambi in avvicinamento all’aeroporto di Madrid.
Le traiettorie dei due Boeing di Ryanair (foto dal rapporto d’indagine)
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