Manager pubblici: chi guadagna più di Tridico
di Rita Querzè
L’Inps gestisce 185 miliardi di euro all’anno di versamenti contributivi, 157 miliardi di prestazioni pensionistiche e 130 miliardi di spesa assistenziale. Si discute dello stipendio del suo presidente, Pasquale Tridico: 150 mila euro lordi l’anno. In realtà anche tra i dirigenti della pubblica amministrazione c’è chi guadagna di più. E nel settore privato le retribuzioni dei dirigenti sono decisamente più alte.
Le retribuzioni top nel privato
Mediobanca
ha analizzato la campagna compensi del 2017 di 230 imprese con sede in
Italia quotate in Borsa. L’amministratore delegato più pagato per la
singola carica ha guadagnato 5,986 milioni lordi (9,132 milioni lordi
nel 2017): è Philippe Donnet di Generali. Se si considerano tutti i
compensi (c’è per esempio chi ricopre contemporaneamente il ruolo di
direttore generale e amministratore delegato) il più pagato è stato
Carlo Cimbri, amministratore delegato e direttore generale del gruppo
Unipol, con 7,917 milioni lordi nel 2018. Il secondo è stato Giovanni
Tamburi, presidente e ceo di Tip (Tamburi investment partners, una
merchant bank) con 7,7 milioni. Il terzo Massimo Della Porta, presidente
di Saes Getters (società produttrice di componenti e sistemi realizzati
con materiali avanzati utilizzati in applicazioni industriali e
medicali) con 7,006 milioni (4,068 milioni nel 2017). Il quarto più
pagato è stato Remo Ruffini, presidente e ceo di Moncler, con 6,515
milioni.
E quelle nel pubblico
Lo stipendio di Ernesto Maria Ruffini come direttore dell’Agenzia delle Entrate potrebbe aggirarsi intorno ai 200 mila euro all’anno. Nel 2015 Rossella Orlandi, l’ex direttrice della Agenzia delle Entrate nota per la sua battaglia aperta all’evasione fiscale è stata tra i primi manager pubblici per stipendio percepito e ha reso pubblica la propria dichiarazione dei redditi. Lei stessa dichiarò di percepire uno stipendio lordo di 209.603 euro.
Come segnalato di Milena Gabanelli e Fabio Savelli sul Corriere, il presidente della Consob Paolo Savona ha 82 anni, è un pensionato e per legge non potrebbe percepire stipendio. Ma pur di averlo in Consob si è trovato il modo di far prevalere la legge dell’Authority su quella dello Stato, e quindi Savona percepirà 240 mila euro annui fino all’età di 89 anni.
C’è poi il caso del presidente dell’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del Lavoro, Domenico Parisi, che percepisce 160 mila euro lordi l’anno, quindi 10 mila in più di Tridico.
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