Rebus vaccini, ecco perché mancano le dosi
“L’industria ha fatto di tutto per rispondere alla domanda – sottolinea il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi –, ma dal prossimo anno è fondamentale che la programmazione delle Regioni per l’approvvigionamento del vaccino sia fatta già da aprile, poichè i vaccini non possono prodursi da un giorno all’altro. Ci vogliono letteralmente sei mesi per produrli”. “Noi – prosegue – abbiamo già fatto un grande sforzo aumentando del 43% la produzione. È stato possibile perché molte aziende, con senso di responsabilità, si erano mosse aumentando la produzione ben prima di ricevere le richieste”. “Adesso per far fronte alla domanda della farmacie – prosegue – è aperto un tavolo all’Agenzia italiana del farmaco e si sta lavorando a tutte le possibili soluzioni affinchè il vaccino sia garantito non solo alle fasce protette ma anche al resto della popolazione. Tra le soluzioni c’è l’importazione dall’estero e l’aumento della quota che le Regioni lasciano alle farmacie. E sono convinto che una soluzione si troverà: ministero e Aifa stanno facendo di tutto”.
E infatti. Mentre prosegue il pressing sulle Regioni, l’Aifa si è attivata sul mercato internazionale per trovare un milione di dosi in più per le farmacie.
1) Mali di stagione
Diagnosi puntuale. Decisiva la profilassi
In presenza della pandemia da nuovo Coronavirus il ministero della Salute ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per incrementare il ricorso al vaccino antinfluenzale. La profilassi quest’anno sarà fondamentale per una corretta diagnosi differenziale.
2) Categorie a rischio
Siero consigliato. Nessuna spesa
Oltre a essere fortemente raccomandato, il siero è a costo zero per chi abbia un’età pari o superiore ai 65 anni, con o senza patologie croniche, e per i soggetti dai 6 mesi ai 65 anni con malattie a rischio di complicanze.
3) Patologie pericolose
Diabete e tumori. Puntura salva rischi
Tra i soggetti esposti a complicanze per l’influenza figurano pazienti affetti da neoplasie trattate con chemioterapia, da malattie dell’apparato respiratorio o da diabete. Per queste persone il vaccino è fortemente raccomandato dal ministero della Salute.
4) Medici di famiglia
Ambulatori aperti per le iniezioni
Tocca ai medici di base sensibilizzare i pazienti a sottoporsi al vaccino contro l’influenza. Chi intenda proteggersi deve contattare il suo sanitario di famiglia che, previo appuntamento, effettuerà la profilassi.
5) Farmacie
Soggetti non esentati. Medicinale in vendita
Chiunque intenda vaccinarsi, nonostante non rientri nelle categorie a rischio per le quali il siero è gratuito, può comunque acquistare in farmacia la profilassi (costa una quindicina di euro). Una volta comprato il vaccino, potrà effettuare l’iniezione dal suo medico curante.
6) Donne in gravidanza
Alta protezione. Antidoto gratis
Anche le donne, che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza o nel periodo postpartum, rientrano tra i soggetti a rischio per i quali il servizio sanitario passa gratuitamente il vaccino.
7) I tempi
Campagna vaccinale al via da ottobre
Quest’anno la finestra temporale per vaccinarsi si apre già a metà ottobre per chiudersi a dicembre. Si cerca di giocare in anticipo sulla consueta tabella di marcia, anche se, causa problemi nel reperimento delle dosi, non si escludono ritardi in alcune regioni.
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