Enzo Amendola: “Il Recovery Fund è a rischio per veti incrociati”
- La proposta Merkel non convince il Parlamento Ue: aiuta Orban (di A. Mauro)
- Un freno d’emergenza per lo stato di diritto: la via soft di Berlino per sbloccare il Recovery Fund (di C. Paudice)
Fiducioso, invece, David Sassoli, che in un’intervista al Fatto Quotidiano afferma che “ci sono tutte le premesse per poter fare presto” nei negoziati europei. ”È arrivata la buona notizia di una proposta della presidenza tedesca per inserire alcune clausole sul rispetto dello Stato di diritto”, tema su cui Ungheria e Polonia minacciano il loro veto. “In atri termini – spiega il presidente del Parlamento europeo – i soldi non devono andare a chi viola la legalità e la trasparenza. Questa era una delle richieste del Parlamento. I meccanismi del Next Generation Eu hanno bisogno di atti legislativi e ratifiche dei Parlamenti nazionali. Speriamo di finire entro l’anno perché le risorse possano essere disponibili nel 2021″. Nel frattempo, secondo Sassoli, il Mes ”è uno strumento utile per rafforzare la sanità pubblica”, ma da parte degli Stati membri serve “pragmatismo” nei piani di utilizzo di queste risorse.
L’HUFFPOST
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